Resilience S.r.l.

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La Metrica ESG (Environmental, Social and Governance)

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Per quanto riguarda la metrica che mira a catturare la Corporate Sustainability, dovremmo introdurre il framework ESG che è oggi il sistema di dati più esteso utilizzato per la misurazione della Corporate Social Responsibility.

In qualche modo, accade che sia i professionisti che gli accademici stiano confondendo i due termini di ESG e CSR (o RSI o CSP), o che siano usati con lo stesso significato ma, mentre in un quadro logico, la RSI si allinea maggiormente alla responsabilità sociale e alle pratiche aziendali, l'ESG è un sistema di dati utile per misurare la RSI.

Il framework ESG a sua volta, è inoltre ampiamente utilizzato dagli investitori come criterio per valutare se una società è consapevole dell'ambiente, del sociale e del governo dell’azienda.

Il termine ESG è stato introdotto per la prima volta nel 2004, quando venti istituzioni finanziarie hanno pubblicato ed approvato pubblicamente una relazione del Governo Svizzero, ma soprattutto è stato introdotto dal Global Compact delle Nazioni Unite e dall’International Finance Corporation (IFC).

Il criterio ESG è espresso da un sistema di punteggi ESG, partendo da caratteristiche aziendali che coinvolgono specifici temi sociali, ambientali e di governance.

La maggior parte delle agenzie di rating (Thomson Reuters, Bloomberg, Morningstar, per citarne alcune tra le più rilevanti) forniscono agli investitori rating ambientali, sociali e di governance (ESG) di vari strumenti finanziari. Non c'è, quindi, da meravigliarsi se l'investimento responsabile è diventato un mainstream per le strategie di Asset Allocation.

Misurare la Corporate Social Performance (CSP)

link7aLa Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), come definita dalla Piramide di Carroll (Carroll, 1979), è classificata in pilastri economici, legali, etici e filantropici, con una parte ambientale solo parzialmente inclusa nel pilastro legale.

Gli studiosi moderni (Lee et al., 2019; Weber, 2008, per citarne alcuni) aggiungono una dimensione ambientale alla Piramide della RSI di Carroll. Da questo punto di vista, l'impegno ambientale è un sottoinsieme della Corporate Social Responsibility o della sostenibilità aziendale, sebbene vi sia una crescente enfasi sulla responsabilità ambientale delle imprese (Cai et al., 2016).

Gli studiosi accademici hanno quindi iniziato a identificare più chiaramente le dimensioni della RSI. Bansal (2005) ha affermato che la Responsabilità Sociale d'Impresa ha rappresentato diverse dimensioni: economica, sociale e ambientale. Renneboog et al. (2008) hanno sostenuto che con il concetto di RSI possiamo fare riferimento alle decisioni aziendali che promuovono le questioni Sociali, di Corporate Governance, Etiche e Ambientali.

 

 

Quando un’azienda può essere definita sostenibile

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La rilevanza della misurazione della Corporate Social Performance aziendale è chiaramente descritta dalla ricerca accademica.

In questa sezione, puntiamo a fare alcuni passi logici per evidenziare il legame tra la questione della sostenibilità e le metriche volte a misurarla. In sostanza, dovremmo considerare principalmente due aspetti.

  1. Da un lato, abbiamo il concetto di sostenibilità, considerando anche come, nel tempo, la Responsabilità Sociale d'Impresa [(RSI) o in inglese Corporate Social Responsibility (CSR) o ancora Corporate Social Performance (CSP)] è cambiata nelle determinanti che contribuiscono alla sua definizione.
  2. Dall'altra parte, ci riferiamo ad un sistema di metriche che consentono la misurazione della CSR, e quindi occorre introdurre il quadro ESG (Ambiente, Sociale e Governance).

In sintesi possiamo dire che un'azienda può essere definita socialmente responsabile nella misura in cui supera i requisiti obbligatori dettati dalle disposizioni di legge, integrando così le strategie e le operazioni sociali, ambientali, etiche, dei diritti umani e dei consumatori (Crifo et al., 2019).

GRI come “Framework User Friendly” idoneo a identificare il livello della Corporate Social Performance aziendale (CSP)

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Attraverso la ricerca qualitativa, il paper di Thomas. (2019), analizza empiricamente il feedback dei senior manager che hanno pubblicato report sulla CSP seguendo il framework Global Reporting Initiative. Sono stati condotti numerosi studi di casi con interviste semi-strutturate per valutare se l'attuale quadro GRI consentono in maniera appropriata di misurare il valore non finanziario dei risultati sociali e ambientali dell’azienda, ovvero in una parola la sua CSP. Nessuno degli intervistati ha ritenuto che il GRI consentisse loro di misurare in maniera efficace il valore della propria CSP.

Se gli Stakeholders non saranno in grado di misurare tale valore, la relazione non rivelerà il valore reale della CSP sulla società e gli Stakeholders rimarranno, mal informati e incapace di interpretare il CSP e di apprezzarne il valore.

Knebel, and Seele, (2015) mirano ad esaminare la completezza dei risultati del GRI nei rapporti societari non finanziari. I risultati della ricerca indicano una mancanza di completezza degli indicatori chiave di performance del GRI nei report.

L’efficacia degli standard GRI e il loro impatto sulle performance aziendali

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Lin et al., (2015) hanno esaminato la percezione delle linee guida di reporting GRI da parte degli ideatori di questo Standard e di un gruppo specifico di utenti: gli analisti finanziari.

Gli autori hanno scoperto che sia i creatori che gli analisti finanziari considerano i report GRI utili e pertinenti. La convergenza delle loro percezioni è incoraggiante in quanto rappresenta un accordo sulla pertinenza degli orientamenti GRI e sul loro potenziale di divulgazione obbligatoria.

Barkemeyer, et al., (2015) hanno scoperto che lo Standard GRI ha avuto successo in termini di efficacia dei risultati promuovendo la diffusione delle relazioni sulla sostenibilità. Inoltre il gruppo delle aziende, oggetto dello studio, ha anche evidenziato una diminuzione dell'intensità delle emissioni di CO2 del 15%.

Il paper di Kaspereit and Lopatta, (2016) esamina se la sostenibilità relativa dell'impresa, misurata mediante rendicontazione di sostenibilità in termini di livelli di applicazione della Global Reporting Initiative, sia associata a una valutazione di mercato più elevata.

I risultati indicano che per il periodo di osservazione 2001-2011, l'associazione tra sostenibilità aziendale e valore di mercato è positiva. I risultati supportano l'idea che condurre l’operatività aziendale in conformità con le norme etiche è anche una strategia di business per aumentare il valore degli azionisti.

Bernard, et al., (2015) hanno eseguito un'analisi per differenti settori industriali. Gli autori ritengono che almeno per alcuni gruppi di industrie si presenta una drastica diminuzione dell'intensità di emissione di CO2 tra il 2007 e il 2012.

Martedì, 14 Giugno 2022 18:26

Gli Standard GRI

Gli Standard GRI

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Uno dei maggiori sforzi per la gestione della sostenibilità è stato attuato dal Global Reporting Initiative (GRI). Sin dalla sua nascita nel 2000, l'iniziativa ha subito diverse evoluzioni per rispondere all'appello degli Stakeholder per standard più elevati nel reporting di sostenibilità.

L'obiettivo dichiarato del Global Reporting Initiative duplice: rendere più facile per le organizzazioni comunicare le proprie performance di sostenibilità agli Stakeholder e spingere le aziende a diventare più sostenibili.

La Ricerca Relativa al Report di Sostenibilità

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È stata condotta una ricerca sugli standard di reportistica che meglio si adattano al contesto delle medie e piccole imprese, avendo come riferimento sia l’evoluzione normativa che la ricerca accademica e il confronto con la prassi operativa del mercato.

La ricerca accademica in questo contesto, ha evidenziato la rilevanza della Non-Financial Disclosure al fine di aumentare la trasparenza verso gli Stakeholder aziendali e gli operatori del mercato finanziario, in particolare con riferimento agli Standard GRI.

L’Applicativo per la Redazione del Report di Sostenibilità

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La redazione della Non Financial Disclosure è sempre più richiesta per essere conformi ai requisiti di trasparenza e informativa al mercato in ambito di sostenibilità.

Il lavoro di ricerca si è concentrato soprattutto su due aspetti, emersi chiaramente dalla survey accademica qui esposta:

  • Da un lato di rendere fruibile e user friendly una materia complessa e sempre più rilevante, alla luce sia delle evoluzioni normative sull’obbligatorietà della pubblicazione del Non Financial Report che, e soprattutto considerando la rilevanza imprescindibile che gli operatori di mercato a tutti i livelli (clienti, banche e intermediari finanziari non bancari, ecc.) manifestano nei confronti della CSP (Corporate Social Performance) aziendale.
  • Da un altro lato ponendo attenzione alla misurazione e rappresentazione dei key indicator aziendali, strutturando un percorso di accompagnamento alla loro corretta rilevazione prima e rappresentazione, poi.

Effetto Positivo sulla Emissione di Obbligazioni Aziendali (Green Bond) anche per Aziende non Quotate

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(Tang and Zhang, 2018): i prezzi delle azioni rispondono positivamente all’emissioni di nuovi Green Bonds e, in questi casi, la liquidità delle azioni aumenta notevolmente.

(Zerbib, 2019): evidenzia che il rendimento dei Green Bonds è inferiore a quello dei bonds convenzionali, segnalando lo scarso impatto che il Prezzo del Bond ha sulle scelte d’investimento di un "investitore pro-ambiente".

Effetto Positivo sul Valore d’Impresa e sulle Relazioni con gli Stakeholders

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(Ferrell et al., 2016; Dutordoir et al., 2018): la relazione tra CSR e valore d'impresa è positiva.
(Borghesi et al., 2014): gli investimenti in CSR possono essere parte della strategia per mantenere buoni rapporti politici.
Secondo Martin e Moser, (2016), gli investitori rispondono favorevolmente quando i manager di un'azienda fanno e divulgano un investimento e mettono in evidenza i benefici sociali (o ambientali) piuttosto che i costi per l'azienda.
Abeysekera e Fernando, (2018) studiano le differenze nella politica di responsabilità sociale d'impresa (RSI) tra imprese familiari e non familiari, utilizzando le prestazioni ambientali come proxy per la RSI. I ricercatori dimostrano che le imprese a conduzione familiare sono più responsabili nei confronti degli azionisti rispetto alle imprese non familiari nell'effettuare investimenti ambientali.

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